Monopoli si sviluppa lungo il litorale adriatico. Nelle vicinanze, facilmente raggiungibili, troviamo alcuni centri di notevole interesse turistico come Polignano a Mare, Alberobello, Castellana Grotte, Ostuni e Fasano.
L’affaccio sullo splendido mare è caratterizzato da 25 spiagge sabbiose distribuite su di una superficie di 13 chilometri. La parte agricola del territorio è divisa in 99 contrade segnate dalla presenza di masserie fortificate, chiese, insediamenti rupestri e ville; le coltivazioni predominanti sono costituite da olivi, mandorli, alberi da frutto e colture ortive.
Il termine Monopoli significa città unica e, probabilmente, fu adoperato la prima volta quando i cittadini della vicina Egnazia, distrutta dai Goti di Totila, confluirono in quello che, all’epoca, era solo un piccolo villaggio.
Come molti centri della regione, Monopoli fu governata nel corso del tempo da Normanni, Bizantini e Svevi. Subì anche la dominazione veneziana, grazie alla quale si ebbe l’ampliamento del porto ed un periodo molto florido, favorito anche dal commercio di prodotti dell’entroterra, molto richiesti sui mercati esteri. Dopo le dominazioni spagnola e austriaca, la città fu annessa al regno di Napoli ed infine al Regno d’Italia. Il monumento simbolo della città è il castello Carlo V, una fortificazione di origine aragonese costruita su un precedente monastero benedettino, restaurato a scopo difensivo da Carlo V e attualmente sede di mostre e convegni. L’intero borgo antico è ancora circondato dai resti ben conservati delle mura di cinta. Le masserie fortificate del suo territorio, giunte fino ai giorni nostri in ottimo stato, sono equamente dislocate nel cuore della marina, nelle basse colline e nelle pianure dell’entroterra. A tre chilometri dalla città, sul litorale meridionale, si incontra Santo Stefano, splendida abitazione privata, già abbazia benedettina, fondata nel 1086 da Goffredo d’Altavilla.
Tra le ricorrenze meritano una citazione le celebrazioni per i Santi Cosma e Damiano, il primo fine settimana di giugno, e la suggestiva rievocazione dell’approdo della zattera recante l’icona della Madonna della Madia, che avviene in due momenti diversi dell’anno, il 14 agosto e il 16 dicembre.